
L’ottante, inventato da John Hadley attorno al 1730, è così chiamato perché rappresenta l’ottava parte di un angolo giro. Sfruttando il principio della riflessione, questo strumento consentiva sia di misurare l’elevazione sull’orizzonte degli astri o l’altezza del Sole, sia di rilevare e misurare l’angolo fra due oggetti. L’innovazione dell’ottante stava nell’impiego di uno specchio montato su un perno di un braccio radiale, in legno, che si muoveva sopra un arco graduato, inciso su avorio. Per calcolare l’angolo fra due oggetti si faceva coincidere il riflesso di uno con l’immagine nello specchietto dell’altro.
In quanto oggetto costoso e raffinato, si diffuse su tutte le navi solo alla fine del 1700. Dalla metà del XIX secolo gli ottanti in ottone sostituirono quelli in legno prendendo il nome di sestanti.
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